A Cent’anni dalla Rivoluzione Russa

1917I giorni rivoluzionari che sconvolsero la Russia zarista ricordano che nonostante le difficoltà, gli errori e decenni di falsità di propaganda, i popoli hanno sempre il potere di fare la storia. C’era la guerra in quel 1917, con la vergognosa carneficina della Prima Guerra Mondiale, dove in ogni esercito morirono migliaia di operai e contadini mandati al massacro per volere degli imperi e dei grandi capitalisti.

La miccia esplose nella Russia ancora sotto il dominio feudale dello Zar, con il popolo alla fame che chiedeva pace, pane e giustizia sociale. Le masse in sciopero, i soldati ammutinati e la nascita della democrazia dei Soviet, i consigli per instaurare il potere popolare: il sogno di un nuovo ordine basato su libertà e uguaglianza, per far finire lo sfruttamento millenario dell’uomo sull’uomo.

La Rivoluzione non è una fiction televisiva, non è un pranzo di gala e non ha le mani pulite: quando una classe ne rovescia un’altra non tutto è perfetto o indolore. Solo una storia ferma e fasulla non si muove e non rompe gli schemi e, solitamente, questa è la storia di chi comanda da secoli e vorrebbe che tutto rimanesse com’è. Ogni volta che milioni di donne e di uomini danno invece una spinta alla storia, la terra trema e nello sconquasso tremano le mani avide di quei pochi che detengono tutto il potere del mondo.

Con tutti i suoi pregi e difetti, la Rivoluzione del 1917 ha illuminato il Novecento e in tutto il mondo ha rappresentato una speranza di Liberazione: oggi che il liberismo più vigliacco e assassino domina incontrastato, le insurrezioni del passato e ogni speranza di cambiamento vengono trattate come eresie da punire; perché i poveri e gli sfruttati non provino mai più a spezzare le loro catene.

Noi pensiamo che ci si debba provare ancora.