Nella nostra Provincia gli “imprenditori della salute” celebrano il macabro risultato di essere ormai arrivati a gestire il 38% dei ricoveri ed il 42% delle prestazioni ambulatoriali con profitti milionari, mentre in Italia aumenta il numero di cittadini che non possono permettersi il diritto alla salute e la sanità pubblica crolla sotto i colpi dei tagli e della mala-politica.
L’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) sceglie Mantova per spegnere cinquanta candeline, un lasso di tempo enorme in cui le realtà private sono riuscite a farsi largo grazie all’aiuto della politica che ha gestito male il pubblico piazzando i propri fedelissimi e ha tagliato le risorse, distruggendo un bene comune come la Salute dei cittadini. La strategia base per la privatizzazione purtroppo la conosciamo da tempo: tagliare i fondi, fare in modo che le cose non funzionino e sull’onda del malcontento generale consegnare il tutto ai privati.
Ed oggi anche il Poma è sotto organico, regna la precarietà lavorativa e i posti letto pubblici sono stati dimezzati in 15-20 anni; il tutto è stato fatto per favorire in ogni modo il “privato virtuoso”.
In un mondo normale, imprenditori che fanno profitto sulla salute dei cittadini avrebbero quantomeno vergogna, in questa Italia festeggiano e si celebrano accostandosi a Mantova Capitale della Cultura. Vogliamo un servizio sanitario pubblico, di qualità, accessibile e gestito in base ai bisogni dei cittadini e non dei guadagni del privato.